Parrocchia di Mechel

Chiesa di S. Maria Assunta a Mechel

Ci sono in diocesi di Trento almeno 42 chiese dedicate all’Assunta.  Nelle valli del Noce sono soprattutto le pievi, come Tassullo (dal 1100 circa), Cles (dal 1128), Male’ (1183), Romeno (1187), Dambel (1272) e altre, quali Baselga di Bresimo, Cloz (per S. Maria perché ha come patrono S. Stefano,),  Mechel, Smarano, Vigo di Ton.
Fra le altre, perciò, abbiamo Mechel, che con Cles ormai è unico comune. La chiesa esisteva di sicuro almeno dal 1300. Il pievano doveva celebrarvi quattro Messe alla settimana, oltre a quelle cantate nelle solennità. Fino alla metà del secolo XVI nella chiesa di Mechel c’erano tre altari. Ma sul finire del secolo, visto che il sacro edificio era cadente, si decise di mettervi mano per ricostruirlo. La sua consacrazione avvenne il 12 maggio 1585. Nei decenni successivi si aggiunsero affreschi di vari pittori, che oggi però sono scomparsi. Nel 1662 fu costituita la confraternita del Rosario e nei due secoli seguenti quelle dell’Addolorata e del Ss.mo Sacramento. Dal 1733 la chiesa diventò curaziale, ma solo nel 1792 ebbe il fonte battesimale.

La chiesa ha una navata unica, come quella arcipretale di Cles di cui arieggia in tutto la fisionomia, seppure in forma ridotta. I suoi costoloni gotici sono in pietra e soltanto il rosone è di misure minori. All’esterno, accanto alla porta maggiore, si vede il monumento a Francesco Borghesi (1723-1802}, cittadino distinto e grande studioso, morto a 79 anni. Ci sono tre altari: il maggiore, barocco, ha sul retro la Assunta di G. B. Lorenzoni dipinta fra 1700 e 1800, deteriorata in basso. Gli altri altari sono ornati di statue recenti. In fondo alla chiesa ci sono lapidi dei secoli XVII-XVIII (fra cui una degli Andreis del luogo). Sulla parete verso settentrione si può ammirare un quadro assai grande dei Firmian, signori del paese, datato al tempo della peste del 1630. Alle pareti sono appese antiche pale di altare. Le campane vennero rifuse dopo la prima guerra mondiale.

La solennità dell’Assunzione fu adottata in Occidente da Papa Sergio (687-701) che la doto’ anche della processione. Si tratta di una delle quattro feste mariane più antiche, con la Purificazione di Maria (2 febbraio), l’Annunciazione (25 marzo) e la Visitazione (in antico il 2 luglio). Altre poi se ne aggiunsero: la Natività di Maria (8 settembre), l’Addolorata (15 settembre), il Rosario (7 ottobre), la Presentazione al Tempio ( 21 novembre: ma essa ha origini leggendarie) e infine la Immacolata Concezione (8 dicembre, voluta dal popolo cristiano al tempo di Pio IX nel 1854).

L’Assunzione, che risale  come solennità al 1 novembre 1950, è dogma di fede (si deve credere per essere cristiani). Ha avuto un lunga tradizione: vi hanno fatto riferimento i Padri della Chiesa e il senso comune dei fedeli. Ci sono manoscritti che ne parlano dal VIII secolo. “Tu lascerai il mondo e andrai nei Cieli presso tuo Figlio” annunciò l’arcangelo Gabriele alla Madonna. Così avvenne. Al capoverso 44 della “Dormizione della Santa Madre di Dio”, che è anteriore al 700, si legge: “… in quel momento il volto della Madre del Signore risplendette più della luce ed essa, levatosi a sedere, benedisse con la propria mano ciascuno degli apostoli. Ed essi diedero tutti gloria a Dio. Allora il Signore, stendendo le sue pure mani, ne accolse la santa anima immacolata “.  Nel “Transito della Beata Vergine Maria” dello Pseudo Giuseppe d’Arimatea (secolo VIII) si racconta come Tommaso raccolse la cintura della Madonna che era salita anima e corpo in Cielo. Gli scavi, condotti negli anni ‘50/‘60 dal Bagatti, misero in evidenza una tomba molto venerata nella valle del Cedron a Gerusalemme: si ritiene che proprio qui Lei abbia avuto la sua provvisoria sepoltura.
Il mondo agricolo si richiama volentieri al mese di agosto; si diceva: “Se ‘l piove da l’Assunzion – fen rave e formenton” e a proposito della pioggia: “Da la Madona l’è ancora bona – da San Roc ancora ‘n poc – da San Bartolome’ coreghe dre “. E tutti sanno che “L’aqua d’agost – la rinfresca ‘l bosch”.