La chiesa di San Biagio a Nanno
La chiesa nuova di San Biagio a Nanno fu costruita, presso l’omonima chiesa ora demolita, intorno al 1950-52 su progetto dell’architetto Carlo Keller e dell’ingegnere Taddei. La facciata a capanna presenta un grande rosone centrale, opera del pittore Boer di Milano, rappresentante Cristo Pantocratore e un portale rettangolare in pietra rossa di Verona, incorniciato da alcuni bassorilievi, raffiguranti Salomone, San Pietro, San Vigilio, Giacobbe, San Paolo, San Sebastiano e i simboli dei quattro evangelisti. Ai lati del portale due muri a blocchi di pietra a vista salgono fino al tetto.
Il campanile isolato, datato 1536, come testimonia la data incisa sull’architrave della porta, è movimentato da finestre ad arco acuto sguanciate. Nel prato che circoscrive la chiesa sono visibili due opere di valore: la pila ottagonale dell’antica fontana di piazza ornata da un curioso mascherone e una bella statua in marmo bianco, di fattura moderna, raffigurante la Maria Vergine con Gesù Bambino.
L’interno, a navata unica, presenta un soffitto a capriate lignee e decorazioni a tempera, realizzate nel 1952 da Carlo Bonacina, raffiguranti Cristo Crocifisso, San Carlo Borromeo, San Vigilio, la Madonna, San Biagio, San Sebastiano e San Fabiano nell’abside, la Madonna del Buon Consiglio e il Sacro Cuore di Gesù sull’arco trionfale. Nella chiesa si possono ammirare diverse opere del professore Cesare Poli: i bassorilievi di ceramica smaltata della Via Crucis, l’ambone ricavato dal pulpito ornato con il rilievo degli evangelisti e il paliotto dell’altare maggiore in marmo bianco, lavorato come una trina su sfondo dorato. Nell’abside trova posto un coro ligneo di fattura moderna.
La mensa dell’altare, sostenuta dai preziosi candelabri provenienti dall’antica chiesa di San Biagio, presenta un paliotto ornato da alcune icone moderne raffiguranti la Santissim Trinità, San Paolo e San Pietro (copia della famosa icona di Rublev). Il tabernacolo decorato a graffiti, è impreziosito da una portina in lamina di rame argentato, opera di Legnaghi, raffigurante il Buon Pastore.
Sulle pareti del presbiterio sono appesi alcuni elementi provenienti dall’antica chiesa: un bassorilievo in pietra grigia risalente al XV secolo, raffigurante il sole e il monogramma di Cristo e una scultura in pietra grigia, datata 1169, rappresentante Cristo in Maestà, poggiante su un architrave in tufo.
L’altare laterale destro conserva una statua, datata 1919, di scuola gardenese, raffigurante la Madonna con bambino. L’altare sinistro contiene, invece, una statua lignea, realizzata nel 1945 da Giuseppe Stuflesser, rappresentante il Sacro Cuore di Gesù. Sulla parete di sinistra sono appese due tele settecentesche: una raffigura Sant’Antonio da Padova che contempla Gesù Bambino (1769; copia della pala del 1652 realizzata da Pietro Ricchi detto il Lucchese, conservata nella chiesa di Sant’Antonio a Cles), l’altra il Battesimo di Cristo (1742).